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Capanni, recensione dell’album solista “Home”

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di Irene Tempestini

 

Capanni, recensione dell’album solista “Home”

 

È trascorso un po’ di tempo dalla pubblicazione dell’ album strumentale di Fabio Capanni, dal titolo “Home” e pubblicato come Capanni, un progetto con cui il musicista e architetto fiorentino, ha voluto dare forma ad un’idea che aveva da tempo, ossia comporre un album per chitarra. L’album contiene 8 tracce, nelle quali lo stile di Capanni fatto di suoni ambient e introspettivi, atmosfere oniriche e struggenti, esce tutto al primissimo ascolto. Dicevamo, è trascorso del tempo dalla pubblicazione, ma non è mai troppo tardi per parlare di un’opera artistica, soprattutto se è bella, e Home lo è.

Un album strumentale composto e prodotto da Capanni, masterizzato al White Sound Mastering Studio da Tommy Bianchi, in cui la chitarra e i suoni particolari di Capanni, sposano il piano, anch’esso suonato dal musicista fiorentino. Nell’ultima traccia troviamo anche lo splendido sax alto di Nicola Alesini.

Quello che colpisce, oltre alla originalità compositiva ed esecutiva, è la contaminazione evidente con l’altra arte di cui Capanni è esponente, ossia l’architettura. Pensare e costruire spazi, sembra proprio interagire con le ricerche sonore che toccano dimensioni surreali. La grande esperienza come musicista internazionale, garantisce una serie di influenze dai sapori diversi. Ricordiamo che Capanni ha collaborato con musicisti come Peter Principle, Luc Van Lieshout (Tuxedomoon), Dirk Descheemaeker (Wim Mertens), Harold BuddDavid TornDavid SylvianSteve JansenRichard BarbieriRoger EnoTim StoryChris KarrerGlen SweeneyAlquimiaArlo Bigazzi e col musicista tedesco Hans Joachim Roedelius, uno dei padri dell’Ambient Music, al fianco del quale Capanni ha lavorato, in studio e dal vivo, per oltre un decennio e con il quale ha anche fondato, insieme a Felix Jay e al sassofonista romano Nicola Alesini, il gruppo Aquarello.

Fabio Capanni trae il meglio da ogni disciplina artistica, come testimoniato dai progetti multimediali di musica, danza, immagini, tra i quali il Quartetto Capanni suona Ennio Morricone (Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato); Borges and I (Donau Festival, Krems; Szene, Salzburg) Klang & Malerei (Black Box, Münchner Philharmoniker); Festival de Musica Visual (Jameos del Agua, Lanzarote); Persistence of Memory (Kunst Halle, Krems) Coppi Arrive (Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato).

Home tracklisting:

  1. Dawn
  2. Some Dust
  3. Golden Strings
  4. Behind The Veil
  5. Still Shining
  6. Almost Forgotten
  7. Slow Shadow
  8. Don’t Close

 

Capanni cover album Home-cover

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