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Museocity 2017, con Storie Milanesi alla scoperta delle case d’artista in un unico racconto

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di Redazione

 

In occasione della prima edizione di Museocity, in programma dal 3 al 5 Marzo 2017, la Fondazione Adolfo Pini presenta un progetto speciale: Storie Milanesi un unico racconto, a cura di Rosanna Pavoni.

Protagoniste le 15 case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer che fanno parte del circuito di Storie Milanesi. Insieme lanceranno infatti una visita speciale: per la prima volta ciascun “Museo” scambierà con un altro partner del circuito un oggetto, svelando nuove suggestioni, storie e aneddoti. Ciascun oggetto sarà raccontato con lo sguardo particolare del “padrone di casa” ospitante, alla luce della cultura e della personalità che l’hanno contraddistinto, a creare un racconto inedito della città di Milano attraverso voci, solo apparentemente tra loro disconnesse, ma in realtà inaspettatamente e strettamente collegate da storie personali.

Lo scambio di oggetti porta alla luce racconti, amicizie, relazioni e collegamenti insoliti tra i personaggi. Per l’occasione la Fondazione Adolfo Pini riceve dall’Associazione per

Centrotavola Ravasco_Foto Paolo Manusardi_2008_(C) FAI - Fondo Ambiente Italiano tavolo storie milanesi milano museocity 2017

Centrotavola Ravasco

Mario Negri – per la scultura l’opera Gruppo di famiglia, un bronzo del 1984 e presta all’Associazione, per la prima volta aperta al pubblico, l’opera Paesaggio con case, datata 1949 che fa parte della produzione del primo periodo parigino di Renzo Bongiovanni Radice. Uno scambio significativo alla luce della recente scoperta dell’amicizia che legava i due padroni di casa. Testimone l’affettuoso biglietto di Bongiovanni Radice, gelosamente custodito dalla famiglia Negri, che augura un “buon viaggio” all’amico Mario.

 

La Fondazione Corrente – Studio Treccani dialoga invece con l’Associazione Amici di Lalla Romano. L’oggetto esposto dalla Fondazione è un documento che testimonia i contatti costanti, nel tempo, fra Lalla Romano ed Ernesto Treccani: pittori, poeti, intellettuali e anche amici fraterni. La frequentazione fra i due artisti è raccontata da un fecondo scambio di idee, lettere e opere conservate nelle rispettive Case e Archivi. L’Associazione Amici di Lalla Romana espone invece la foto scattata da Toni Nicolini in occasione dell’inaugurazione della mostra “Ernesto Treccani: personaggi del Don Chisciotte” nel 1987, che ritrae i due amici.

Tre i musei che dialogano tra loro con oggetti e fotografie relativi al tema della tavola: Villa Necchi Campiglio, Casa Museo Boschi Di Stefano e Museo Bagatti Valsecchi. Lo scambio riguarda in questo caso il prezioso Centrotavola, opera di Alfredo Ravasco, una monumentale saliera in maiolica e l’Ippodrago, una scultura in terracotta realizzata da Marieda Boschi Di Stefano. Tutti oggetti legati alle sale da pranzo delle case museo, gli ambienti forse più versatili e votati all’intimità di raccolti pranzi domestici, ma anche predisposti all’accoglienza di più mondane occasioni conviviali, dove il valore degli affetti familiari si combinava alla passione collezionistica.

Renzo Bongiovanni Radice_Paseggio con case 1949 olio su cartone (cm 28x 6)_Fond Pini

Renzo Bongiovanni Radice_Paseggio con case 1949 olio su cartone (cm 28x 6)_Fond Pini

Non poteva inoltre mancare il dialogo fra tre grandi architetti: la Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, che presta alla Fondazione Franco Albini la lampada Atollo del 1977 e alla Fondazione Achille Castiglioni la lampada Eclisse del 1966 disegnata per Artemide. A sua volta la Fondazione Studio Museo Vico Magistretti ospita Mezzadro della Fondazione Achille Castiglioni, e la versione definitiva della poltroncina Luisa della Fondazione Franco Albini.

L’ultimo scambio riguarda la Fondazione Achille Castiglioni che espone Cicognino, un oggetto dal disegno essenziale e dalla grande forza evocativa, della Fondazione Franco Albini, quest’ultima riceve invece dalla Fondazione Achille Castiglioni Sgabello per telefono, realizzato con elementi industriali che si traduce in una seduta “sempre in piedi”, progettata da Achille e Pier Giacomo. Infine, il Centro Artistico Alik Cavaliere dialoga con lo Spazio Tadini. Per l’occasione, il primo presta l’opera del 1961 “G.B. provvede al proprio monumento” mentre lo Spazio Tadini cede temporaneamente il quadro “Now here now here” del1993. I due padroni di casa sono stati grandi amici. Hanno cercato la loro strada in un’epoca nuova, aperta al futuro, che affiorava dalle macerie di una Milano sfregiata dalla guerra.

Storie Milanesi si propone ancora una volta come punto di riferimento per chi vuole lasciarsi sorprendere da Milano, ed è un progetto della Fondazione Adolfo Pini curato da Rosanna Pavoni, con la collaborazione del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Cariplo , che attraverso la piattaforma digitale storiemilanesi.org, consultabile e fruibile con diverse chiavi di lettura e filtri tematici in italiano e inglese, mette a circuito 15 case museo, atelier d’ artista, studi di architetti e designer.

Uno strumento virtuale che, nella realtà, accompagna il viaggiatore in un percorso urbano inedito per guardare alla città, ai suoi quartieri, ai suoi luoghi più simbolici con lo sguardo sensibile di quei cittadini che hanno lasciato un patrimonio di cultura, di saperi, di bellezza.

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