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Firenze com’era nelle vedute di Fabio Borbottoni

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fabio borbottoni, ponte vecchio e lungarno degli uffizi

di Redazione

 

Firenze: ‘fotografia’ di una Città tra storia e attualità. La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d’Arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze

17 febbraio – 5 aprile 2015

presso Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze

ingresso libero

 

L’iniziativa si inserisce nel progetto ‘L’ Ente Cassa per Firenze Capitale’ per celebrare il 150° anniversario del trasferimento della capitale d’Italia da Torino a Firenze nel 1865. Curata da Emanuele Barletti, è realizzata con la partecipazione della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare ed è corredata dalle fotografie sincretiche di Saverio De Meo che ha voluto stabilire un dialogo tra le vedute antiche di Borbottoni ed elementi della vita attuale nel rapporto con la città.

fabio borbottoni, antico tetto dei Pisani, in Piazza della Signoria

Fabio Borbottoni, antico tetto dei Pisani, in Piazza della Signoria

L’intera quadreria di questi 120 olii su tela viene riproposta oggi, dopo la precedente iniziativa del 2007, con un progetto più articolato, arricchito anche da scorci di Firenze nell’Ottocento scelti tra le Raccolte d’Arte di proprietà della Fondazione, che vuole favorire un confronto tra i luoghi raffigurati dagli artisti e il loro assetto odierno.

Fabio Borbottoni  esercitava abitualmente la professione di funzionario delle ferrovie, ma si era sempre dedicato con passione anche alla pittura che svolgeva fin da giovane con discreto talento prediligendo i temi del vedutismo e della pittura di interni applicati in particolare alla famosa serie delle vedute di Firenze.

 fabio borbottoni, palazzo strozzi

Fabio Borbottoni, Palazzo Strozzi

Il percorso espositivo è arricchito dalle immagini di Saverio De Meo, fotografo creativo di origine pugliese ma residente a Napoli che partendo proprio dalle immagini del Borbottoni, ha colto in ogni singolo luogo motivi emergenti isolandoli dal contesto cui appartengono per collazionarli con le vedute. I saggi di Elena Tempestini e Rubina Tuliozi, oltre a quelli del curatore contenuti sul catalogo edito da Polistampa, hanno permesso – almeno questo è l’auspicio – di gettare luce su taluni aspetti storico-documentari che meritavano una più ampia puntualizzazione.

fabio borbottoni, piazza del duomo e s. giovanni con veduta dell'arco dei pecori

fabio borbottoni, piazza del duomo e s. giovanni con veduta dell’arco dei pecori

Un importante contributo alla qualificazione del progetto è dato dalla partecipazione della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino, con il coordinamento di Maria Paola Masini e la progettazione di Elisa Marchi e Maria Letizia Regola, che è stata voluta per rafforzare la componente divulgativa della mostra e promuoverla presso utenti specifici: la scuola e le famiglie.

La presenza dell’Istituto Geografico Militare, con cui in passato l’Ente Cassa ha condiviso importanti progetti culturali, si focalizza sull’opportunità di fornire alla mostra, con l’apporto scientifico di Andrea Cantile, fondamentali testimonianze planimetriche di Firenze che documentano i cambiamenti intervenuti nell’assetto urbanistico, in particolare, tra il 1843 e il 1870.

fabio borbottoni, piazza s. maria novella

Fabio Borbottoni, Piazza S. Maria Novella

 

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