Home Arte Arte ∼ Eventi Beato Angelico, il restauro della Crocifissione raccontato in un libro

Beato Angelico, il restauro della Crocifissione raccontato in un libro

0 2954
Beato Angelico, Crocifissione - dopo il restauro odierno

 

di Redazione

 

A quarant’anni dall’intervento di restauro che salvò La Crocifissione del Beato Angelico, esce un libro che sarà presentato martedì 19 aprile 2016 alle ore 16 nella Biblioteca monumentale di Michelozzo del Museo di San Marco. Al suo interno il lettore potrà trovare indagini, restauri, riflessioni, il tutto a cura di Magnolia Scudieri.

Il libro costituisce il primo numero del 2016 della collana “Quaderni dell’Ufficio e Laboratorio Restauri di Firenze” e, oltre alla curatrice, Stefano Casciu (Direttore del Polo Museale Regionale della Toscana) e a Marilena Tamassia (Direttrice del Museo di San Marco), all’incontro interverranno tra gli altri Cristina Acidini (già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino) e Simonetta Brandolini d’Adda (Presidente della Fondazione non profit Friends of Florence); a Marco Ciatti (Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di restauro) il compito di concludere la presentazione.

Il volume presenta non solo il risultato, ma tutte le problematiche che contraddistinguevano l’opera del Beato Angelico, in modo da coinvolgere il lettore nella quotidianità del procedimento seguito, nelle analisi, nelle indagini, nelle verifiche, nelle valutazioni critiche che hanno guidato l’operatività.

La Crocifissione, lo ricordiamo, è stata oggetto quarant’anni fa di uno storico intervento che la salvò dal grave degrado allora in atto. Su questo affresco fu applicato un nuovo metodo di restauro, quello detto dell’ammonio-bario, messo a punto dal restauratore Dino Dini e dal chimico Enzo Ferroni , che consentì di salvarlo lasciandolo sulla sua parete, e che sarà poi diffuso ovunque per la conservazione degli affreschi.

 

L’ingresso alla presentazione è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Beato Angelico: frate domenicano fiorentino, cercò di saldare i nuovi principi rinascimentali, come la costruzione prospettica e l’attenzione alla figura umana, con i vecchi valori medievali, quali la funzione didattica dell’arte e il valore mistico della luce. Tra le sue opere più famose gli affreschi in San Marco a Firenze.

NO COMMENTS

Leave a Reply